L’esfoliazione chimica è un metodo di esfoliazione che può sembrare un po’ complicato all’inizio, soprattutto con tutti quei nomi strani che girano sui social: AHA, BHA, PHA… Vero?
Ma niente paura, sono qui apposta per rendere tutto più semplice!
In questo articolo ti spiegherò cos’è, come funziona e come integrarla nella tua skincare routine senza fare disastri.
Sono sicura che, una volta arrivata alla fine dell’articolo, questa pratica ti sembrerà facile come lavarti il viso. Ad ogni modo, lo spazio commenti è aperto per ogni dubbio.
…E se ancora non mi segui su Instagram, questo è il momento giusto per farlo!
Io sono Martina, e sia sul mio profilo che su questo blog, troverai consigli di skincare semplici e accessibili. Perché sì, prendersi cura della pelle può essere facile e alla portata di tutti. Fidati 😉
Cos’è l’esfoliazione chimica?
Partiamo dalle basi.
L’esfoliazione è quel trattamento extra che ci permette di rimuovere le cellule morte dalla superficie della pelle.
Come ti ho già spiegato nell’articolo su “come esfoliare il viso“, ci sono tre tipologie di esfoliazione: meccanica, chimica ed enzimatica. Non ce n’è una migliore in assoluto, ma ciascuna si adatta a delle esigenze specifiche (per capire le differenze, dai un’occhiata all’articolo linkato).
L’esfoliazione chimica utilizza degli acidi, detti esfolianti chimici, che – per dirla in modo semplice – sciolgono la “colla” che tiene insieme le cellule morte sulla nostra pelle.
Questa è la grande differenza rispetto all’esfoliazione meccanica – il classico scrub – dove piccole particelle agiscono meccanicamente, “grattando” via le cellule morte.
L’esfoliazione chimica, poi, va ad agire più in profondità, dando risultati più duraturi nel tempo.
Quali sono i benefici dell’esfoliazione chimica sulla pelle?
- Illumina e rivitalizza: rimuovendo le cellule morte, fa apparire la pelle più sana e luminosa.
- Aiuta a prevenire i segni dell’età: rende la pelle più compatta e uniforme, prevenendo l’invecchiamento cutaneo.
- Riduce le macchie: schiarisce le discromie e aiuta a ottenere un colorito più uniforme.
- Idrata: alcuni acidi, agiscono anche sull’idratazione della pelle.
- Combatte le impurità: aiuta a contrastare punti neri, punti bianchi e brufoli, migliorando la texture della pelle.
- Riduce l’eccesso di sebo: con acidi specifici, può regolare la produzione di sebo.
- Agisce su pelli acneiche: è efficace su pelle acneica o a tendenza acneica, migliorando visibilmente l’aspetto generale.
Esfolianti chimici: quali sono e come funzionano
Come già accennato, l’esfoliazione chimica si fa con gli acidi esfolianti, chiamati tecnicamente idrossiacidi.
Si divino in diverse famiglie:
- AHA (alfa-idrossiacidi)
- PHA (poli-idrossiacidi)
- ABA (acidi aldobionici)
- BHA (beta-idrossiacidi)
- acido salicilico
Vediamoli nel dettaglio!
AHA (alfa-idrossiacidi) – Gli acidi della frutta
Per farla semplice e ricordarteli meglio, pensa agli AHA come agli “acidi della frutta.” Esfoliano la pelle, mantenendola più elastica e idratata e aiutano anche a ridurre le rughe.
Per alcune pelli, però, possono risultare un po’ irritanti e aumentano la sensibilità al sole. Quindi, proteggersi bene con la protezione solare è fondamentale (e per bene intendo applicarla nel modo giusto – qui ti spiego come -). Oppure, sarebbe meglio evitare lunghe esposizioni al sole quando li usi.
Ecco gli AHA principali:
- acido glicolico: derivato dalla canna da zucchero, è uno degli AHA più conosciuti ed efficaci. Stimola collagene e acido ialuronico, ispessendo la pelle e riducendo i danni da sole. È molto fotosensibilizzante, quindi attenzione al sole!
- acido lattico: derivato dal latte fermentato, agisce su macchie e rughe. Efficace come l’acido glicolico ma molto meno irritante.
- acido mandelico: derivato dalle mandorle amare, ha effetti simili all’acido glicolico, ma è più delicato, quindi adatto anche alle pelli sensibili. Riduce macchie e regola la produzione del nostro caro amico Signor Sebo (se mi segui da un pò, sai che lo chiamo così 😅).
- acido tartarico: derivato dall’uva fermentata, esfolia e agisce come antiossidante. E’ facilmente tollerato anche dalle pelli più sensibili.
- acido malico: derivato dalle mele, esfolia, leviga e ha un’azione anti-age. Anche lui si adatta alle pelli più delicate.
- acido citrico: deriva dagli agrumi. E’ noto per le proprietà antiossidanti e anti-età.
PHA (poli-idrossiacidi) – La nuova generazione di AHA
I PHA sono simili agli AHA ma hanno molecole più grandi, il che li rende meno irritanti e ideali per le pelli sensibili.
Il più comune è il gluconolattone, un potente antiossidante che mantiene la pelle idratata e combatte rughe e danni solari. Non è fotosensibilizzante, quindi puoi usarlo tranquillamente anche durante l’esposizione al sole.
ABA (acidi aldobionici)
Gli acidi aldobionici includono l’acido lattobionico e l’acido maltobionico. Sono ottimi antiossidanti, idratanti e anti-età, più che esfolianti. Anche loro non sensibilizzano la pelle al sole, perciò puoi usarli tranquillamente anche in estate.
BHA (beta-idrossiacidi)
Quando si parla di BHA, tutti pensano all’acido salicilico. In realtà, però, per via della sua struttura chimica, non appartiene strettamente a questa famiglia e si può dire che fa vita a sè.
I BHA più conosciuti sono l’acido beta-idrossibutirrico e l’acido tropico. Ma c’è da dire che alcuni AHA sono considerati anche BHA. Un esempio sono proprio l’acido malico e l’acido citrico.
La differenza principale tra AHA e BHA sta nella loro struttura: gli AHA sono idrosolubili (simili all’acqua), perciò agiscono principalmente sulla superficie della pelle, migliorando luminosità e texture. Sono ideali per pelli normali, secche o danneggiate dal sole. I BHA, invece, sono liposolubili (simili ai grassi), quindi penetrano in profondità, sciogliendo sebo e impurità. Questo li rende particolarmente efficaci per pelli grasse, acneiche e con imperfezioni.
Acido salicilico
L’acido salicilico si trova in natura nel salice, ed è il re indiscusso per il trattamento delle pelli grasse.
Essendo affine ai grassi (e quindi al nostro “Signor Sebo”), penetra in profondità, riducendo la produzione di sebo, liberando i pori ostruiti e diminuendo brufoli e punti neri.
Ha anche un’azione antinfiammatoria e persino fotoprotettiva: applicato sotto la protezione solare ne aumenta l’efficacia. Attenzione però, perché esfolia la pelle e la rende più sottile, quindi la protezione solare è essenziale!
Nei cosmetici la sua concentrazione arriva fino al 2%. Un’alternativa valida è l’acido piruvico, anche lui simile ai grassi e perfetto per trattare acne e pelle grassa.
Come usare un esfoliante chimico
Di solito, un esfoliante chimico si presenta sotto forma di siero o tonico e va applicato subito dopo la detersione.
Esistono però anche formule a risciacquo, come i detergenti esfolianti, quindi è importante fare attenzione a non inserire troppi prodotti esfolianti nella skincare routine. Trova un giusto equilibrio!
Per ottenere il massimo dai tuoi esfolianti chimici, segui sempre le istruzioni riportate sulla confezione.
In più, ecco alcuni consigli extra per un uso sicuro ed efficace:
- inizia con una frequenza di utilizzo ridotta
- all’inizio, scegli prodotti più delicati e a basse concentrazioni
- le prime volte, applica poco prodotto e solo nelle zone meno delicate
- utilizza l’esfoliante chimico preferibilmente di sera e, al mattino, non dimenticare mai la protezione solare.
Cosa applicare dopo un esfoliante chimico?
L’esfoliazione, che sia chimica, meccanica o enzimatica, rende la pelle più sensibile, quindi è importante evitare prodotti aggressivi e puntare su quelli riparatori.
Dopo l’esfoliazione, idrata subito la pelle con un siero a base di acido ialuronico e una crema idratante adatta al tuo tipo di pelle. Puoi anche scegliere prodotti con ingredienti lenitivi e protettivi come aloe, camomilla, calendula e ceramidi, che aiutano a calmare e ripristinare la barriera cutanea.
Infine, non dimenticare di applicare sempre la protezione solare al mattino per proteggere la pelle sensibilizzata.
Quando e quanto fare l’esfoliazione chimica?
Il momento migliore per iniziare l’esfoliazione chimica, se non l’hai mai fatta, è la primavera. Questo periodo è ideale per eliminare il grigiore dell’inverno e preparare la pelle all’estate, ma anche l’autunno può essere una buona scelta. Naturalmente, puoi esfoliare la pelle tutto l’anno, ma con alcune precauzioni in più durante l’estate.
Se sai che passerai molto tempo all’aperto, evita prodotti esfolianti troppo aggressivi o fotosensibilizzanti, come l’acido glicolico. Per maggiore sicurezza, riduci la frequenza d’uso e, come sempre, non dimenticare la protezione solare!
Durante la stagione estiva, potresti anche considerare di limitare l’uso di acidi e optare per l’esfoliazione meccanica, riducendo così i rischi associati agli esfolianti chimici.
Se vuoi approfondire, qui ti parlo dell’esfoliazione meccanica.
Per quanto riguarda la frequenza, è soggettiva: ascolta la tua pelle e osserva come reagisce.
Inizia utilizzando l’esfoliante una volta alla settimana e aumenta gradualmente fino a 3-4 volte, a seconda della tolleranza della tua pelle. L’importante è non esagerare e adattarsi sempre alle sue necessità.
Ci sono rischi associati all’esfoliazione chimica?
Quando si utilizzano gli esfolianti chimici, soprattutto all’inizio, è possibile avvertire un leggero pizzicore, bruciore o arrossamento. Tutto questo però deve essere sopportabile, altrimenti è segno che si sta esagerando.
In alcune pelli particolarmente sensibili potrebbero verificarsi anche reazioni allergiche.
Quindi, come in tutte le cose, gli effetti indesiderati esistono. Per questo è importante evitare di utilizzare acidi in concentrazioni troppo elevate o con frequenza eccessiva.
Un’ altra cosa.
Nonostante i numerosi benefici dell’esfoliazione chimica, è fondamentale considerare il rischio di fotosensibilità. Molti acidi esfolianti possono rendere la pelle più suscettibile ai raggi solari, aumentando il rischio di scottature e problemi a lungo termine. Per questo motivo, è bene applicare una protezione solare ad ampio spettro (SPF 30 o, ancora meglio, 50) ogni giorno, anche se non si prevede di trascorrere molto tempo all’aperto o se il tempo è nuvoloso.
L’esfoliazione chimica è adatta a tutti i tipi di pelle?
La risposta è sì, ma è necessario fare delle precisazioni.
Ogni pelle ha esigenze e problematiche specifiche. Quindi, in base a questo verrano utilizzati determinati prodotti rispetto ad altri.
Per esempio, se la tua pelle è molto sensibile e non sopporta formule troppo concentrate, l’ideale sarebbe scegliere una formula a risciacquo come il detergente. Il fatto di risciacquare il prodotto subito dopo l’applicazione riduce l’attività degli ingredienti esfolianti, rendendoli meno concentrati.
La stessa cosa vale per le creme viso: in questo caso, le formule tendono ad essere meno concentrate rispetto a tonici, sieri e lozioni.
Un altro aspetto importante è la scelta dell’acido più adatto alle proprie esigenze. Come spiegato nei paragrafi precedenti, gli AHA sono ideali per pelli secche e mature che desiderano migliorare rughe e segni d’invecchiamento, mentre i BHA sono più adatti per le pelli grasse, dato che aiutano a combattere pori ostruiti o dilatati, punti neri e imperfezioni.
In più, per capire se un prodotto può essere adatto a te, leggi sempre le istruzioni, controlla la modalità d’uso, per quale tipo di pelle è indicato, i tempi e la frequenza di applicazione.
Scegliere tra esfoliazione chimica e meccanica
Anche se ultimamente tutti ce l’hanno con l’esfoliazione meccanica e guai se ti fai uno scrub, non è detto che l’esfoliazione chimica sia necessariamente “migliore”. Ciò che conta davvero è trovare il metodo che funziona meglio per la tua pelle, senza stressarla o irritarla.
Ad esempio, se hai una forma di acne, brufoli infiammati, pelle molto sensibile o qualsiasi tipo di sfogo, sono la prima a dirti di evitare scrub o azioni meccaniche. Lo sfregamento può causare lesioni, aggravare l’irritazione e diffondere l’infezione o l’infiammazione su tutto il viso.
Ma se la tua pelle è spessa, spenta e non hai particolari problematiche, puoi fare di tanto in tanto uno scrub delicato. Ti aiuterà a far penetrare meglio anche i prodotti che applicherai dopo.
È vero che l’esfoliazione chimica tende a essere più efficace in termini di risultati a lungo termine, ma richiede anche costanza.
Perciò ti do un consiglio: alterna i diversi tipi di esfoliazione e adattali alle esigenze del momento, ascoltando sempre la tua pelle.
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FONTI
💖 Yu, R.J. and Van Scott, E.J. (2004), Alpha-hydroxyacids and carboxylic acids. Journal of Cosmetic Dermatology, 3: 76-87. https://doi.org/10.1111/j.1473-2130.2004.00059.x
💖 Grimes, P. E., Green, B. A., Wildnauer, R. H., & Edison, B. L. (2004). The use of polyhydroxy acids (PHAs) in photoaged skin. Cutis, 73(2 Suppl), 3–13.
💖 Arif T. Salicylic acid as a peeling agent: a comprehensive review. Clin Cosmet Investig Dermatol. 2015;8:455-461
https://doi.org/10.2147/CCID.S84765
💖 https://www.beautycologa.it/gluconolattone-un-pha-da-conoscere