Come esfoliare il viso: una guida pratica per iniziare

Tutti parlano dell’esfoliazione del viso e di quanto sia importante farla per avere una pelle più “bella”. E’ vero, esfoliare il viso è quel qualcosa in più che può davvero fare la differenza in una skincare routine ma certamente non è uno step obbligatorio (ricordati bene che nella cura della pelle – per fortuna – niente è indispensabile. Fai solo ciò che ti fa stare bene!).

Dicevamo… l’esfoliazione è utilissima, ma so che sei già entrata nel panico per capire quale tipo di esfoliazione fare, quante volte farla e quale esfoliante usare.

Perciò, continua a leggere questa guida e vedrai che arrivata alla fine l’esfoliazione viso non avrà più segreti per te.

come esfoliare il viso

Ciao, mi chiamo Martina

Sono la tua beauty blogger preferita (se lo vuoi), esperta nella cura della pelle grassa.

Su questo blog ma non solo, mi piace rendere più pratica la cura della pelle grassa con soluzioni e prodotti accessibili. E spiegare la skincare in modo semplice.

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Esfoliazione viso: cos’è e quali sono i suoi benefici

Come sempre partiamo dalle basi, altrimenti è tutto inutile.

Se ancora non fai una corretta skincare routine, che prevede almeno detersione, idratazione e protezione solare, lascia stare l’esfoliazione. Quando avrai imparato a prenderti cura della tua pelle con questi 3 step fondamentali, allora potrai aggiungere quello che vuoi.

Qui trovi una guida molto dettagliata su come si fa una skincare routine base, il tutto spiegato – ovviamente – in modo molto semplice.

Ma quindi, cos’è l’esfoliazione viso?

Un trattamento extra che aiuta a rinnovare e rimuovere lo strato più superficiale della pelle, in parole povere le cosiddette cellule morte.

La pelle fa tutto questo lavoro già da sola, prendendo il nome di turnover cellulare. Ma lo fa solo se è in una condizione di pelle sana, altrimenti è chiaro che le serve un aiutino.

COS’E’ IL TURNOVER CELLULARE?

Lo strato più superficiale della pelle, l’epidermide, ha a sua volta diversi strati composti da varie cellule. I due strati che ci interessano sono: lo strato basale che è quello più profondo e lo strato corneo che è quello più superficiale.

Praticamente, lo strato basale ha delle cellule che sono in grado di moltiplicarsi e risalire in superficie fino allo strato corneo. Per farlo, queste cellule ci mettono 14 giorni. Arrivate nello strato corneo ci restano per altri 14 giorni, prima che lascino spazio a delle altre cellule più giovani.

Detta in parole povere, il turnover cellulare è quel processo in cui si creano nuove cellule della pelle per sostituire quelle che ci sono già.

In una pelle sana questo ciclo dura circa 28 giorni.

Bene, ora che abbiamo capito cos’è l’esfoliazione, vediamo tutti i suoi benefici perchè ne ha parecchi:

  • fa risultare la pelle più bella e luminosa
  • fatta con certi tipi di esfolianti (gli acidi) può anche idratare la pelle
  • previene l’invecchiamento cutaneo, facendo diventare la pelle più compatta e omogena
  • riduce le macchie
  • contrasta le varie impurità (punti neri, punti bianchi, brufoli)

Tipologie di esfoliazione

Per esfoliare la pelle del nostro viso possiamo scegliere fra tre metodi diversi:

  1. esfoliazione meccanica
  2. esfoliazione chimica
  3. esfoliazione enzimatica

Personalmente credo che non ci sia un’esfoliazione migliore di un’altra, ma quella che si adatta meglio alle esigenze della nostra pelle e che ci fa più piacere fare.

Andiamole a vedere subito!

Esfoliazione meccanica

ragazza che sorride mentre fa uno scrub viso - esfoliazione meccanica
Immagine di wayhomestudio su Freepik

La classica esfoliazione fatta con lo scrub, ma anche con spugne, spazzole e panni in microfibra.

Ultimamente, sul Web, sento spesso demonizzare questo tipo di esfoliazione: dicono che è troppo aggressiva, che bisogna starci alla larga e praticamente guai se la fai!

Ora, trovo che tutto questo sia – come sempre – too much.

E’ vero che lo sfregamento che facciamo sulla pelle, che sia con dei granelli contenuti nel detergente o con una spazzola, potrebbe essere troppo per una pelle particolarmente sensibile. E’ vero anche che questo tipo di esfoliazione è – forse più indicato per il corpo piuttosto che per il viso, ma non facciamo di tutta un’erba un fascio.

L’esfoliazione meccanica, prima di tutto, non crea reazione allergiche come potrebbe succedere, invece, con i prodotti chimici.

Se fatta delicatamente, quindi non usando la forza di Ercole per “grattarci via la faccia”, è vero che agisce solo sullo strato più superficiale della pelle, ma l’effetto di pelle più morbida, levigata e pulita si percepisce fin da subito.

Una cosa importantissima: non usare mai gli scrub pensati per il corpo sul viso. Hanno dei granuli molto più grossi e risulterebbero veramente troppo aggressivi. Al massimo, puoi fare il contrario, usare uno scrub viso sul corpo, anche se l’esfoliazione sarà veramente molto blanda.

Di questo tipo di esfoliazione fanno parte anche i gommage, che sono sicuramente più delicati dello scrub classico ma anche meno efficaci. In pratica, quando si iniziano a massaggiare creano dei pezzettini residui simili, appunto, alla gomma da cancellare.

Esfoliazione chimica

ragazza che applica siero esfoliante
Immagine di freepik

Questo tipo di esfoliazione si fa con gli acidi di cui tanto si parla ultimamente.

In pratica, le cellule morte sulla nostra pelle sono tenute insieme da una specie di colla che l’acido semplicemente scioglie.

Gli acidi esfolianti, chiamati tecnicamente idrossiacidi, hanno un sacco di funzioni positive.

La prima fra tutte è che prevengono l’invecchiamento della pelle, ma sono da sempre usati anche per trattare l’acne, l’eccessiva produzione di sebo, le macchie, le cicatrici e diverse malattie/condizioni della pelle.

Un esempio sono: la cheratosi, che è un’ alterazione della pelle caratterizzata da un ispessimento dello strato corneo che porta alla formazione di protuberanze o macchie ruvide sulla pelle, la psoriasi, una malattia infiammatoria della pelle, e l’ittiosi, una forma grave di secchezza della pelle.

Molti acidi oltre ad essere degli ottimi esfolianti sono anche idratanti. Questo fattore varia in base alla loro concentrazione e al pH. In generale, più alta è la concentrazione (la puoi vedere perchè spesso viene scritta sul packaging del prodotto) e più è basso il pH, l’azione sarà esfoliante. Al contrario, se la concentrazione è bassa e il pH è più alto, l’azione sarà più idratante.

Si dividono in diverse famiglie:

  • AHA o alfa-idrossiacidi
  • PHA o poli-idrossiacidi e PHBA (acidi aldobionici)
  • BHA o beta-idrossiacidi
  • acido salicilico

Mi sembra di vederti, ma non spaventarti da tutti questi nomi complicati e super tecnici.

Non devi farci nulla, ma almeno hai un quadro più generale. Ti basta sapere che sono divisi così perchè la loro struttura chimica è diversa.

AHA

Per ricordarli pensa che sono gli acidi della frutta.

Esfoliano, mantengono la pelle più idratata e agiscono sulle rughe.

Il primo a essere stato introdotto nei prodotti per la cura della pelle è l’acido glicolico, derivato dalla canna da zucchero. E’ efficace nel trattamento dell’acne, rende la pelle più spessa, accelera la produzione di collagene e aumenta la produzione di acido ialuronico. In più, diminuisce i danni causati dalle scottature, ma attenzione perchè è fotosensibilizzante. Ciò significa che rende la pelle molto più sensibile al sole, quindi va usata sempre e molto bene la protezione solare.

Se ne hai bisogno, qui trovi un ripasso utile sulla protezione solare: come funziona, come sceglierla e consigli d’uso.

Un altro AHA è l’acido lattico, derivato dal latte fermentato, utilizzato per esfoliare ma anche come anti-età e paragonabile all’acido glicolico. Il suo vantaggio, però, è che è meno irritante.

Un altro acido simile al glicolico è l’acido mandelico, derivato dalle mandorle amare ma anche questo molto meno irritante e adatto anche alle pelli più sensibili. Riduce le macchie ed è ottimo per ridurre la produzione del Signor Sebo (sì, da portatrice di pelle grassa, ormai ho dato un nome carino anche al sebo 😅).

Della famiglia degli AHA fanno parte poi l’acido tartarico, derivato dall’uva fermentata, l’acido malico, derivato dalle mele e l’acido citrico, derivato dagli agrumi.

PHA e PHBA

Sono una nuova generazione di AHA che danno effetti simili ma con minore rischio di irritazione.

Il PHA più conosciuto è il gluconolattone, con proprietà antiacne, lenitive e anti-età. Mentre i PHBA comprendono l’acido lattobionico e l’acido maltobionico.

In genere, questi acidi esfoliano, hanno proprietà antiossidanti e mantengono la pelle più idratata. Non sensibilizzano la pelle al sole, quindi, sono un’ottima alternativa per l’estate.

BHA

I più famosi sono l’acido beta-idrossibutanoico e l’acido tropico. Ma c’è da dire che alcuni BHA sono considerati anche AHA. Un esempio sono proprio l’acido malico e l’acido citrico, famoso per i suoi effetti antiossidanti e antiage.

ACIDO SALICILICO

Nella letteratura scientifica è spesso descritto come un beta-idrossiacido (BHA), ma questo non è corretto.

L’acido salicilico si può dire che infatti ha un mondo tutto suo. E’ l’acido perfetto per noi pelli grasse, perchè essendo più simile al Signor Sebo invece che all’acqua, riesce a penetrare più in profondità.

Quindi, ne diminuisce la produzionelibera i pori ostruitiriduce brufoli e punti neri. Ha anche un’azione antinfiammatoria e addirittura fotoprotettiva. Praticamente, si è visto che applicato sotto la protezione solare ne aumenta l’efficacia. Ma comunque dato che esfolia la pelle e la rende più sottile mai dimenticare la protezione solare.

Esfoliazione enzimatica

E’ un tipo di esfoliazione molto delicata, quindi perfetta per chi ha una pelle molto sensibile, condizioni cutanee particolari e non riesce proprio a sopportare gli acidi esfolianti.

Gli enzimi più usati sono la bromelina, derivata dall’ananas e la papaina, derivata dalla papaia.

Come scegliere l’esfoliante giusto

ragazza che toglie scrub viso dal viso con spugnetta
Immagine di freepik

Quando scegli il tuo prodotto esfoliante tieni sempre conto del tuo tipo di pelle.

Se hai ancora dubbi, qui ti lascio l’articolo dove ti spiego come capirlo.

Poi, valuta la sensibilità e le condizioni generali della tua pelle.

Come ti ho detto, non c’è un esfoliante migliore di un altro, anche se te lo devo dire: in termini di efficacia nel tempo, gli acidi sono i più consigliati perchè agiscono più in profondità.

Quindi:

  • se vuoi provare gli acidi ma vuoi al tempo stesso un’azione delicata e non troppo aggressiva opta per un detergente che li contiene. Il fatto che lo andrai a risciacquare li renderà meno attivi e irritanti.
  • Se vuoi, invece, un’azione più decisa opta per una formula in siero o tonico (all’inizio cerca di non esagerare).
  • Se hai la pelle grassa non dimenticare l’importanza dell’acido salicilico.
  • Se hai una forma di acne, brufoli infiammati, pelle molto sensibile o qualsiasi tipo di sfogo evita di fare scrub o qualsiasi azione meccanica. Lo sfregamento ti può creare lesioni, rischiare di irritarti ancora di più la pelle e portare a giro l’infezione/infiammazione su tutto il viso.
  • Se non hai particolari problematiche, la tua pelle è spessa, spenta e vuoi di tanto in tanto togliere le cellule morte, invece, puoi provare a dare una chance ad uno scrub delicato. Ti aiuterà a far penetrare meglio anche i prodotti che applicherai dopo.
  • Se hai molte macchie o rughe opta per gli AHA.
  • Se la tua pelle non riesce a sopportare niente di niente prova con l’esfoliazione enzimatica.

Quando fare l’esfoliazione viso

Non è obbligatorio esfoliare la pelle del viso, ma puoi iniziare a farlo se:

  • la tua pelle è disidratata, spenta e grigiastra – l’esfoliazione la renderà più sana e luminosa
  • vuoi ridurre e prevenire le rughe – specialmente con l’uso degli acidi esfolianti, in particolare gli AHA, la pelle diventerà più densa, compatta e di conseguenza sembrerà più giovane
  • vuoi ridurre le macchie
  • hai la pelle grassa, impura e vuoi contrastare punti bianchi, punti neri e brufoletti

In genere, il momento giusto per iniziare a esfoliare la pelle se non l’hai mai fatto potrebbe essere la primavera, così da togliere il grigiume invernale e preparare la pelle all’estate, o al contrario in autunno.

Ovvio poi, che possiamo esfoliare la pelle tutto l’anno, facendo solo un po’ più d’attenzione in estate.

Infatti, se sai che passerei molto tempo all’aperto e sotto al sole, evita di usare prodotti esfolianti o comunque formule troppo aggressive e fotosensibilizzanti come l’acido glicolico. Per stare più tranquilla, diminuisci anche la frequenza d’utilizzo e manco a dirlo di nuovo: usa la protezione solare!

Addirittura, proprio nella stagione estiva, potresti scegliere di utilizzare di più l’esfoliazione meccanica, riducendo al minimo i rischi che ci potrebbero essere con gli acidi esfolianti.

Quante volte esfoliare il viso

Sulla frequenza dell’esfoliazione bisogna fare attenzione sempre e in ogni caso.

Qualsiasi tipologia si scelga di fare non bisogna mai esagerare, altrimenti si rischia di irritare e compromettere la nostra pelle.

Perciò, nel caso di un’esfoliazione meccanica, il mio consiglio è di farla due, massimo tre volte a settimana.

Nel caso di un’esfoliazione chimica, invece, procedi a piccoli passi:

  • leggi sempre attentamente le istruzioni sulla confezione del prodotto
  • inizia con un intervallo di utilizzo più piccolo, per poi aumentare piano piano (esempio: la prima settimana usa l’acido esfoliante 1 volta, la seconda settimana passa a 2 volte e così via). Se vuoi un consiglio però, anche con gli acidi arriva a 3/4 volte a settimana, e vedi sempre come si comporta la tua pelle.
  • per iniziare scegli acidi esfolianti più delicati e con minor rischio di irritazione (io quando ho usato per la prima volta un acido esfoliante invece di iniziare con l’acido glicolico, ho optato per l’acido lattico)
  • ascolta sempre la tua pelle. Un leggero pizzicore o rossore, specialmente all’inizio è normale, anche a me è successo. Ma se dovesse essere una sensazione insopportabile rivaluta tutto immediatamente e sospendi.

In ogni caso, specialmente all’inizio quando la pelle non è abituata, non introdurre troppe sostanze esfolianti nella tua skincare routine e vedi sempre come reagisce la tua pelle. Per esempio, se già usi un detergente con all’interno l’acido salicilico, fai attenzione ad aggiungere altri prodotti con altri ingredienti esfolianti dentro.

Un’ultima cosa prima di salutarti

Ti ho ripetuto più volte, in questo articolo, che non c’è – secondo me – un’esfoliazione migliore di un’altra perchè si possono alternare, adattarle all’esigenze del momento, il tutto ascoltando la nostra pelle.

Ogni pelle è a sé, quindi bisogna provare, testare e capire cosa è più giusto per lei. Ma soprattutto non facciamoci prendere la mano da tutti questi “trend allarmistici”.

Questo dello scrub – ora – mi ricorda tanto quello dell’olio di palma – anni fa –.

Come sempre per tutti i tuoi dubbi o domande ti aspetto nella sezione commenti qui sotto


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💖 Franchini, M. (2022). Skincare verità e falsi miti. Milano: Red!.

💖 Penazzi, G. (2022). Invecchiare non è una colpa. Milano: Edizioni LSWR

💖 Kornhauser, A., Coelho, S. G., & Hearing, V. J. (2010). Applications of hydroxy acids: classification, mechanisms, and photoactivity. Clinical, cosmetic and investigational dermatology3, 135–142. https://doi.org/10.2147/CCID.S9042

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