La tua pelle non deve essere perfetta e neanche tu

Nella società di oggi, la tua pelle deve essere perfetta.

Liscia. Luminosa. Elastica. Senza un poro. Senza un’imperfezione. Senza una ruga.

Ma chi decide cosa è perfetto e cosa no?

Cosa vuol dire davvero “pelle perfetta”? Si intende la cosiddetta glass skin, la pelle delle coreane, forse?

Beh, io credo di non averlo ancora capito. Ma una cosa, invece, l’ho capita eccome: la pelle perfetta non esiste e non è nemmeno un valore (qui te l’ho raccontato meglio).

Il concetto di perfezione – a mio gusto – è obsoleto. E credo che il momento di accettare la propria pelle – ed accettarsi – arrivi prima o poi, quando meno ce lo aspettiamo.

Ciao, sono Martina

Beauty blogger con il sogno di rendere il mondo della bellezza più vero e meno patinato.

Scrivo e parlo di skincare e make-up, in modo semplice e accessibile, su questo blog ma anche sul mio profilo Instagram e Tik Tok.

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La pelle perfetta non esiste

Le pelli che siamo abituate a vedere in TV o sui social, sono pelli false, filtrate, “allucinate”.

La pelle vera ha una texture, ha dei pori, si lucida, si secca, si arrossa. Ed è la cosa più bella che ci sia, se ci pensi. Significa che siamo vive e raccontiamo chi siamo. Sì, perché la pelle è senza dubbio lo specchio della nostra anima, di come ci sentiamo.

Non per nulla, certe malattie della pelle, spesso sono legate a storie di disagio o sofferenza. Come diceva Ashley Montagu:

Il sistema nervoso è una parte sepolta della pelle, mentre la pelle è la parte più esposta del sistema nervoso.

Una pelle che si lucida non significa che non sia curata. Un brufoletto non significa che tu non stia facendo la skincare giusta. Significa semplicemente che sei umana, con una pelle perfettamente vera.

pelle vera

Una cura di sè semplice e reale

I social, le pubblicità e tutta la compagnia bella hanno contribuito a trasformare la cura di sé in una fonte d’ansia.

Ogni giorno ti propongono il prodotto miracoloso, la routine infallibile e ti spiattellano “i 5 step per avere una pelle perfetta” con una nonchalance non da poco.

E tu ti senti inadeguata, sempre un passo indietro, “imperfetta”.

Ma la verità è che:

  • anche se curi la tua pelle nel modo giusto, non eliminerai ogni imperfezione
  • non ti serve per forza una routine da 10 step
  • non ti serve svuotare il portafoglio per avere prodotti validi ed efficaci
  • è normale saltare la skincare ogni tanto

La skincare non deve essere complicata. Bastano semplicemente 3 step quotidiani (ecco da dove iniziare).

Il make-up non deve cancellare chi sei.

La cura di sè non deve diventare quello che vogliono gli altri.

Ognuno ha la sua vita incasinata, giornate no, difficoltà da superare. Pensare di essere perfette ogni giorno è praticamente impossibile.

Perché dovremmo farlo anche con la nostra pelle?

Impara ad accettar(ti)e la tua pelle

Accettare e amare la tua pelle così com’è, non significa non volerla migliorare, anzi. Ma sicuramente smettere di combatterla e di chiederle di essere quello che non è.

Quando siamo stressate o viviamo momenti difficili, la nostra pelle inevitabilmente ne risente. E proprio come noi, ha bisogno di tempo per guarire e rispondere ai cambiamenti.

Per questo la skincare e il make-up dovrebbero essere strumenti per sentirti meglio, non di certo gabbie dorate di perfezione.

Quindi, un piccolo consiglio: cambia prospettiva e inizia a vedere i cosmetici non come la fine, ma solo come un mezzo.

Per quanto funzionali, non sono farmaci, e dovremmo smetterla di addossargli questo “peso” (sopratutto per quanto riguarda quelli skincare).

Il punto è questo: non è la crema, non è il siero o il mascara più chiacchierato del momento, ma piuttosto è il gesto, l’intenzione, è il momento che ti prendi per te stessa.

Sentirsi bene con la propria pelle non è raggiungere uno standard irrealistico, ma concedersi cura e spazio.

accettare e amare la propria pelle

E se un giorno salti la skincare, non sentirti in colpa. Davvero, non c’è bisogno.

Io quel senso di colpa l’ho provato. Mi sembrava quasi di aver “tradito” la mia pelle.

Con il tempo, però, ho capito che quella sensazione non veniva da me, ma dalla pressione esterna. Perché ogni volta che saltavo la routine pensavo di aver rovinato tutto, che la mia pelle potesse “morire” da un giorno all’altro.

Era un pensiero che mi si era infilato in testa a forza di ascoltare troppo gli altri, “quelli bravi”.

Essere costanti è importante, ma non ossessionarsi lo è ancora di più. E ti assicuro: se una sera non fai la tua skincare, non ti cadrà la faccia. Non succederà nulla di irreparabile.

Semplicemente ripartirai il giorno dopo e cercherai di migliorare ogni giorno, sempre di più.

Ogni pelle racconta la sua storia, quella della persona, del suo vissuto e del suo presente… La tua cosa racconta di te?

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