Una bellezza più vera. Manifesto contro il “beauty show”

Ci abbiamo messo anni per convincerci che l’immagine non è tutto. Prima la body positivity, poi la skin positivity. Accettarsi per come siamo, senza filtri.

Tutto bellissimo, certo.

Se non fosse che oggi la cura di sé – la selfcare, come la chiamano quelli bravi – rischia di diventare una gabbia dorata.

La skincare routine è percepita come un dovere, quasi un’ossessione. Il make-up, allo stesso modo. Sui social e in TV vediamo solo la ricerca della perfezione. Pelli lisce “senza espressioni”, rughe bandite anche a sessant’anni, botox e filler perché “lo fanno tutti”, cassetti pieni di prodotti, routine da dieci step, ore di trucco per un effetto impeccabile.

Il beauty è diventato uno show a cui sembriamo obbligate a partecipare… o forse no?

La skincare come scelta

A volte, prendersi cura della propria pelle può essere un peso. Che sia per mancanza di voglia, di tempo, di una giornata storta.

Quindi no, non tutti vedono la skincare come cura di sè. Magari preferiscono leggere un buon libro, riposarsi senza sentirsi in colpa, dedicarsi ai propri hobby. E va benissimo così.

Certo, curare la propria pelle è importante, ma rimane comunque una scelta personale. Quindi, continuare a bombardare le persone con tutti quei “devi”, non fa che aumentare ansia e senso di inadeguatezza.

La skincare è un gesto di gentilezza che tu scegli di fare, se e quando ti fa stare bene. A volte può essere solo una crema, a volte ci dedichi quei due minuti in più, a volte niente. Ed è OK.

Make-up: piacere o obbligo?

Anche il make-up, spesso, viene visto più come un obbligo che come una coccola. Lo usiamo per coprire le nostre imperfezioni, lo usiamo per necessità.

Il bisogno di non far vedere le occhiaie, i segni lasciati dall’acne, il naso sproporzionato, magari. La necessità – forse – di farci vedere come ci vogliono vedere gli altri. Sempre perfette, al passo, standard, giuste.

E attenzione, con questo non sto dicendo che se coprire i segni dell’acne ti fa stare meglio non devi farlo. Ma la domanda è: lo stai facendo per puro piacere, perché ti piace, perché fa stare bene te o perché la società ti fa sentire sbagliata, in ansia, squadrata da cima a fondo perché non sei “in ordine”?

Rispondi a questa domanda. Se la risposta ti sorprende, forse è tempo di cambiare prospettiva. Il make-up può essere un gioco, libera espressione di te, di quello che vuoi comunicare, di quello che sei realmente. O puoi anche decidere che non fa per te, per esempio.

Più semplicità e accessibilità

Quando ho iniziato a fare skincare non sapevo nulla, quindi ho cercato di informarmi il più possibile qua e là. Tutto, però, mi sembrava enormemente complicato… e costoso.

Routine infine, paroloni, prodotti non proprio adatti per tutte le tasche. Lì per lì, avevano convinto anche me che servissero tutti quei soldi e tutti quegli step per avere una pelle sana e felice.

Ma ad un certo punto non ci sono più stata. È scattato qualcosa, un click. Come quando si rompe il meccanismo di un orologio, e di colpo si ferma.

Esatto, mi sono fermata. Ho iniziato a studiare, capire, testare, per conto mio. Ho smesso di ascoltare tutti quei consigli da beauty guru, e finalmente ho trovato semplicità, accessibilità, e sicuramente più verità.

Col tempo, ho capito che non serve una skincare routine perfetta, ma una che ti somigli. Che funzioni per te, per i tuoi ritmi, per il tuo budget, che non ti faccia sentire in affanno o sbagliata…ma semplicemente accolta.

Ho anche fatto pace con il make-up; sperimentandolo, semplificandolo, vedendolo come una vera e propria forma d’arte, e usandolo come libera espressione della mia creatività. Non più come una “regola”.

E da tutto ciò nasce questo blog, proprio per cambiare la solita narrativa del beauty fatta solo di superficie.

skincare semplice

Social, pubblicità, TV, esperti: un peso invisibile

Ogni giorno siamo circondate da “prima e dopo”, pubblicità travestite da consigli, trend, facce filtrate, ritoccate.

Ognuno a suo modo, ha contribuito a rendere il mondo della bellezza finto, patinato, pesante, giudicante.

E negli ultimi anni, la situazione è peggiorata.

Apri Instagram e trovi l’influencer di turno con l’ultimo siero “miracoloso”. Scorri e vedi l’altra che mostra un bottino da 200€, giustificandosi: “è il mio lavoro”. Ma a proposito di questo, te ne ho parlato in questo articolo.

Accendi la TV e una crema antirughe ti fa pensare: “forse dovrei fare di più”.

Per non parlare dei classici programmi in cui ti fanno vedere gli interventi di medicina estetica, raccontando storie difficili, con la morale del tipo: “dopo l’intervento, sono una persona nuova”.

Nessun giudizio, ma semplicemente mi chiedo se davvero basti cancellare qualche ruga o aggiungere un paio di tette nuove per sentirsi più felici, all’altezza, più donne?

Il beauty è diventato una gara

Ognuno dice la sua. Ognuno vuole avere ragione.

Tra i professionisti del settore è nata la corsa a ostentare il titolo di studio a tutti i costi. E a te, appassionata senza laurea, sembra quasi che non sia permesso dire la tua. Ma ricordiamoci: i cosmetici non sono farmaci, e non dovremmo addossargli tutto il peso che spesso gli viene dato come se lo fossero.

La divulgazione degli esperti è preziosa, ma credo che si possa continuare a parlare di skincare, make-up e di prodotti, anche senza avere una laurea in chimica. Ovviamente facendolo con criterio, consapevolezza e un pizzico di responsabilità, perché è certo che le stronzate non piacciono a nessuno.

Ma è altrettanto certo che non abbiamo bisogno di ansie, ossessioni e regole soffocanti.

bellezza autentica

Il fatto di non sentirsi “mai abbastanza”

Qualcuno me l’ha confidato in DM su Instagram, altri lo lasciano intuire nei commenti a post e reel.

Le persone sono stanche: si sentono giudicate, confuse, frustrate.

Questi “5 step per una pelle perfetta” e la pressione a sembrare sempre un passo avanti alimentano insicurezze, paragoni, paure.

Più che una cura gentile, è diventata una rincorsa a standard impossibili. Una regola rigida che ti fa pensare: se non la seguo, che succede?

E tu come ti senti? Parliamone nello spazio commenti, qui sotto.

torniamo a una bellezza vera, più semplice, realistica

Una bellezza più vera, reale, senza filtri

Da blogger e appassionata di beauty, sinceramente, sono stanca di tutta questa perfezione.

Sono stanca:

  • di vedere ogni giorno questi famigerati haul da centinaia di euro
  • che si facciano vedere solo queste routine infinite da 12 step
  • che si faccia passare troppo spesso l’idea che prendersi cura di sè sia un lusso per pochi 
  • che non si parli mai di pelle vera e (anche) di vita vera.

Ognuno ha i suoi casini, e la skincare e il make-up, per quanto siano importanti (non di certo per tutti), non possono diventare fonte di stress.

Se salti la skincare, ogni tanto, non succede nulla. Ugualmente, se esci senza trucco.

Va bene se fai una routine essenziale da 3 step e ci metti giusto quei 3 minuti. Va bene se esci solo con un filo di mascara e non stai un’ora davanti allo specchio. È ok se ti prendi cura di te con i prodotti del supermercato. È ok se non vuoi spendere 50€ per una crema viso.

Va bene tutto, perché è la tua vita (e la tua pelle): reale, vera, perfettamente unica così.

Quindi sì, vorrei che tornassimo a una bellezza che non stanca. Che non ti chiede ogni giorno di essere perfetta, rigida, sempre al passo, ma semplicemente di ascoltarti.

Potremmo tornare a vedere la skincare non come una lista da spuntare, ma come uno spazio, piccolo, quotidiano, reale, nostro. E solo se decidiamo che ci fa stare bene.

Potremmo tornare a vedere il trucco come un modo di giocare, esplorarsi, esprimersi. E anche se sbagli l’eyeliner, anche se non sai sfumare, anche se non sai da dove iniziare, va benissimo così.

Torniamo a credere nei piccoli gesti, quelli gentili, non performanti. 

Torniamo a credere in un beauty più vero e realistico, e meno dimostrativo – che sia decisamente meno show.


Se queste parole ti hanno risuonato, rimaniamo connesse davvero ⤵️

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2 commenti su “Una bellezza più vera. Manifesto contro il “beauty show””

  1. Waooo devo dire che quello che hai scritto mi è piaciuto dal inizio alla fine concordo pienamente con il fatto che dobbiamo mostrare quello che siamo non quello che fanno vedere tutto costruito e finto e comunque fare quello che ci fa stare meglio con noi stesse ☺️ grazie per i tuoi consigli baci 💋💋🤗🤗

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